La formula anti-crisi - di Luca Fumagalli *
La formula franchising si sta dimostrando non solo un
“moltiplicatore di successi
“, adatto a periodi di boom economico stile anni
ottanta, ma anche uno strumento flessibile e resistente, utile per superare
fasi recessive come quella recente. Insieme si vince, insomma.
O, in ogni caso, grazie alla rete e al supporto di un
franchisor, si è più attrezzati per affrontare meglio qualsiasi contingenza dei
mercati e dell’economia.
Questo
sembra essere il segnale forte che scaturisce dalle ultime rilevazioni,
presentate a metà del 2009, di “Rapporto
Franchising Italia 2008. Strutture Tendenze e Scenari” a cura di
Assofranchising.
Al
termine di un anno, il 2008 appunto, che a livello macroeconomico ha registrato
una partenza serena ma una conclusione da tregenda, il sistema franchising ha
dimostrato in tutti i suoi attori di saper reggere l’urto.
Gli indicatori principali parlano di un giro d’affari ancora
in incremento, dai 21.129 milioni di euro del 2007 ai 21.419 del 2008, e quindi
di un minimo, ma significativo, + 1,4 %.
Di un numero di insegne operative in Italia cresciuto a 852,
contro le 847 dell’anno precedente.
Di
una quantità di unità affiliate salita nel 2008 a 53.434, rispetto alle 52.725
del 2007.
Anche il parametro della dimensione media delle reti,
fondamentale per misurare il consolidamento della formula, resta sui livelli
più elevati.
Se
alla fine degli anni ‘80 il numero medio di franchisee per franchisor era di 48
unità e al termine degli anni ’90 si registravano circa 52 unità affiliate per
affiliante, nelle rilevazioni più recenti questo dato si attesta a 62 .
La
formula franchising tiene, quindi.
Ovviamente
anche all’interno di questo sistema si contano defezioni, insegne in maggiore o
minore difficoltà, qualche azienda affiliata che chiude, qualche posto di
lavoro perduto.
Ma,
come detto, il saldo resta positivo, al punto da attirare l’interesse di
osservatori istituzionali da sempre molto scettici sull’argomento
“franchising”: il mondo politico, l’alta
economia, la finanza, l’università, i principali mass media.
Segnali
di attenzione che non devono andare perduti, perché portatori di indispensabili
sinergie nell’ottica di un consolidamento della formula su più fronti: sviluppo
internazionale dei franchisor “made in Italy”, crescita del franchising nelle
aree più deboli del nostro Paese, creazione di appositi sistemi di
finanziamento, pubblici e privati, sia a favore delle imprese affilianti che di
quelle affiliate.
Ma
perché il franchising funziona?
Uno
dei fattori trainanti della formula, come sottolineato all’inizio, è la forza
di gruppo.
Un
gruppo che è costituito da imprenditori, franchisor e franchisee, con interessi
e obiettivi comuni, mai contrastanti.
Ed
è proprio grazie a questa coesione tra pari, libera e volontaristica, che si
crea il vantaggio competitivo di una rete di franchising.
Solo
tra affiliante e affiliati possono infatti scaturire energie complementari,
forze combinate, risorse sinergiche tali da rendere meno devastante l’impatto
con una domanda in brusca frenata.
Inoltre
la notorietà di marca, le economie di scala, l’efficienza di sistema,
l’esperienza condivisa, sono fattori decisivi in frangenti come quelli attuali,
che fanno emergere unicamente le imprese più reattive, flessibili, competitive
ed efficaci.
E’
proprio su questo tipo di imprese che si conta per avviare la ripresa.
La
selezione, dentro il franchising ma soprattutto fuori, tra le organizzazioni
indipendenti meno attrezzate, libera nuovi spazi.
I
mutamenti della domanda, le trasformazioni degli scenari competitivi e di
mercato, aprono grandi opportunità per gli imprenditori più coraggiosi e capaci
di utilizzare al meglio una formula realmente al passo con i tempi.
*L’AUTORE
Dai primi anni ’90 Luca Fumagalli opera nel settore del
franchising come giornalista specializzato, consulente e imprenditore.
Dal 1995 è giornalista
pubblicista. Scrive sulle maggiori testate del settore. Collabora ogni mese
alla sezione Franchising più di
Millionaire. Al suo attivo oltre 500 articoli e numerosi manuali sui temi
dell’affiliazione e della distribuzione commerciale.
Nel 1996 ha fondato D.I.F. -
Developing International Franchise, struttura di consulenza, di promozione e di
sviluppo di sistemi di franchising che ha realizzato finora più di un centinaio
di interventi, contribuendo alla crescita e all’affermazione di reti di
primaria importanza a livello nazionale e internazionale (www.dif.it).
Nel 1997 ha acquisito la licenza
master per l’Italia del marchio The Original Poster Company, franchising
internazionale di distribuzione di prodotti di cartoleria
(www.originalposter.it).
Nel 2007 ha costituito DIF &
CO., società che ha concentrato nella sede di Bologna tutte le sue attività
imprenditoriali e consulenziali
riguardanti il franchising.
Info: DIF & CO. srl – Corte
Isolani 1, 40125 Bologna – Tel. 051/5871040, Fax 051/5870634
e-mail: dif@dif.it
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