lunedì 15 dicembre 2014

"Credito dalle Banche? MISSION POSSIBLE" - 9 strategie per ottenere soldi dalle banche. Nonostante i tempi duri.

Riporto un articolo molto interessante scritto da Tiziana Tripepie pubblicato sul mensile "Millionaire" del mese di dicembre 2014 (pg 52).

"Credito dalle Banche? MISSION POSSIBLE" - 9 strategie per ottenere soldi dalle banche. Nonostante i tempi duri.

1) LE BANCHE NON DANNO PIU' SOLDI: DI CHI E' LA COLPA?
E' sempre più difficile per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, ottenere credito dalle banche. I numeri lo confermano: a luglio 2014 la Banca d'Italia ha registrato una contrazione dei prestiti del 3,9% rispetto a luglio dell'anno precedente (significa che sono calati di 11,3 miliardi di euro). E la Confcommercio rivela, per le imprese del terziario, che le imprese effettivamente finanziate sono sono solo il 4%. "La contrazione del credito si è determinata non solo perché si è abbattuta sulla ns economia una crisi senza precedenti, ma anche perché è andato in crisi il modello tradizionale di relazione tra banca e impresa" spiega Antonio Lafiosca (Borsadelcredito.it)

2) METTITI NEI PANNI DI UNA BANCA: RENDITI AFFIDABILE
Poniamoci dal punto di vista delle banche: perchè dovrebbero farci credito? Le banche prestano soldi per riaverli indietro guadagnandoci. Ma i dati sulle neoaziende dicono che l'80-85% delle startup non raggiunge i primi tre-cinque anni di vita (fonte Italia Startup). Un'azienda giovane per una banca è troppo rischiosa. Occorre attrezzarsi per rendersi affidabili.

3) INVESTI IL TUO CAPITALE DI RISCHIO
"Mai dire a una banca: "Ho bisogno di 30 mila euro: me li dai tutti tu?" Spiega Lafiosca. Una cifra compresa tra 20 e 40% del capitale iniziale deve essere costituita dal da capitale di rischio, capitale cioè che l'imprenditore o i suoi soci sono disposti a investire di tasca loro. La banca deve vedere che anche l'imprenditore ci crede e fa un piccolo sforzo per la sua impresa. Se non hai capitali cerca soci.

4) SFRUTTA AL MEGLIO LE TECNOLOGIE DIGITALI
"Un numero sempre maggiore di banche valuta le aziende sulla base dei dati che che trova online" continua Lafiosca. "Anche chi ha un'attività tradizionale (artigiani, bar, ristoranti) deve essere presente sul web: costruire un sito, una pagina facebook, un profilo twitter o su tripadvisor. E' successo che si sia deciso di non finanziare un ristorante perché  non appariva su google maps.

5) SEI UNA STARTUP? PREPARA UN BUSINESS PLAN
"Molti pensano che fare impresa significhi solo avere un'idea e demandano gli aspetti quantitativi del loro business al commercialista" continua Lafiosca. "Non sanno dirti quanto fattura la loro impresa, o quali costi dovrà sopportare. Fondamentale invece, in vista di un incontro con una banca, preparare un piano aziendale che contenga: 1) profilo dell'imprenditore e sue esperienze, 2) un'analisi di mercato, che spieghi perché voglio intraprendere  in questo settore e quali sono le prospettive, 3) un'idea dei costi e ricavi che penso di ottenere.

6) SEI UN'AZIENDA GIA' AVVIATA? SPIEGA COSA VUOI FARE CON I SOLDI
Se a richiedere credito è un'azienda matura, è fondamentale che esponga alle banche come intende utilizzare i soldi: se vuole destinarli a investimenti, dovrà sottolineare che serviranno per la crescita dell'azienda, supportando la richiesta con preventivi di acquisto.

7) INFORMATI SUL TIPO DI PRESTITO
Non occorre conoscere i tecnicismi, ma essere informati sulle varie forme di credito può dare una chance in più all'imprenditore. Quali sono le principali?
- finanziamento
- fido
- fido per anticipo fatture
- mutuo ipotecario

8) LE GARANZIE? SERVONO MA…
"Le garanzie sono elementi accessori di un finanziamento. Aiutano quando la fattibilità è al limite, ma la banca valuta prima di tutto il progetto d'impresa, che dimostri la capacità di rimborso del finanziamento" chiarisce Lafiosca. Le garanzie possono provenire dal proprio patrimonio, come nel caso di ipoteca di immobili, terreni e fideiussioni oppure da soggetti esterni: lo Stato (tramite il Fondo Nazionale di garanzia) o gli organismi consortili come Confidi. Si ha la possibilità di accedere al Fondo Nazionale di garanzia solo dopo che la banca ha deciso di erogare il finanziamento.

9) DOCUMENTI IN ORDINE

"Uno degli indicatori per valutare l'affidabilità di un'azienda è il grado di precisione con cui sono tenuti tutti i documenti: bilanci, dichiarazioni fiscali, visure camerali, fatturazioni, stato delle esposizioni bancarie. Una documentazione ordinata e aggiornata è un buon biglietto da visita" conclude Lafiosca

Borsa del Credito.it

Un portale molto interessante dove ottenere informazioni e strumenti per finanziare la propria azienda, sia essa già avviata che una start up. Dal sito è possibile scaricare gratuitamente un e-book dal titolo "Merito Credito"; più che un semplice libro, un manuale da seguire per ottenere credito dalle banche.

La procedura di finanziamento si divide in 4 parti principali:
1) INDICA LE TUE ESIGENZE: Scegli l’importo di cui hai bisogno e indica le caratteristiche principali della tua azienda con il pratico menù a tendina. Otterrai subito una vetrina con le migliori opportunità di credito presenti sul nostro portale
2) RICHIEDI LA FATTIBILITA': Verifica le possibilità di accesso a queste opportunità richiedendone la fattibilità, gratis e senza impegno. Basta compilare un semplice form dove inserire i dati della tua azienda e inoltrare la richiesta.
3) VALUTA LE OFFERTE: Nella tua pagina personale potrai consultare le soluzioni di credito più adatte alla tua impresa. Dettaglia la richiesta compilando il questionario e allegando la documentazione necessaria: in questo modo avrai gratuitamente a disposizione un consulente che ti guiderà nella finalizzazione della richiesta.
4) SCEGLI LA TUA SOLUZIONE: Nella tua pagina personale troverai una lista delle migliori soluzioni di credito proposte dalle banche,selezionate in base alle tue esigenze. Non dovrai fare altro che consultare le schede informativeselezionare l’offerta più adatta e inoltrare la tua richiesta. BorsadelCredito.it ti accompagnerà negli ulteriori e semplici passaggi, fino all'erogazione del credito da parte delle banche.

Per maggiori informazioni e approfondimenti visita il sito:


accordo tra UBI BANCA e ASSOFRANCHISING

UBI Banca ha siglato un importante accordo di collaborazione commerciale con Assofranchising per lo sviluppo della realtà del franchising. UBI incontra i Franchisor aderenti ad Assofranchising proponendosi in particolare di diventare partner finanziario di riferimento per i propri Franchisee. I Franchisor aderenti ad Assofranchising iniziano a segnalare ad UBI Banca opportunità di contatto relative sia ad iniziative start-up che a punti già operativi, opportunità che verranno prontamente indirizzate alla Banca del gruppo UBI territorialmente competente.
La convenzione si struttura sostanzialmente in due componenti:
1) CREDITO - per le esigenze di finanziamento del capitale circolante e per la copertura degli investimenti strutturali
2) SERVIZI - conto corrente e servizi accessori per l'operatività quotidiana

Come reperire le informazioni necessarie? Dal sito di UBI Banca non è facile trovare queste informazioni. Consiglio pertanto il seguente percorso:

1) andare sul sito ufficiale di Assofranchising
2) sezione "Finanziamenti"
3) scorrere fino a trovare "UBI Banca", qui si possono trovare due link che rimandano al sito della Banca: uno dedicato ai Franchisor ed uno per i Franchisee.

Dante D'Alfonso

ottobre 2014

Credito dalle banche? oggi si può - Il caso UBI Banca

"Le banche non danno soldi...". Quante volte abbiamo sentito questa affermazione. Ma è veramente così? In parte è vero soprattutto negli ultimi anni, quando la "crisi" ha reso più rischiosa la remunerazione del capitale prestato. Dall'altra parte però c'è anche una certa superficialità poca professionalità nel porsi verso gli Istituti di Credito da parte di neo-imprenditori. 
Nel mese di settembre ho partecipato ad una tappa dell'Assofranchising tour (in collaborazione con le Confcommercio) che ha toccato le maggiori città italiane.  Nella tappa di Ancona, è stato presentato l'accordo che Assofranchising ha stipulato con "UBI Banca" sia per i "franchisor" che per i "franchisee". "Un accordo che da speranza per il futuro che riporta la banca al servizio delle imprese. La Banca che torna a fare la Banca" ha detto il Dott. Massimo Bellagamba (Direzione Commerciale Banca Popolare di Ancona)
Ma vediamo la cosa dal punto di vista pratico e come queste "belle parole" possono concretizzarsi. Prima di addentrarci nell'aspetto tecnico di "UBI Banca" è bene capire quale strategia adottare per ottenere credito dalle banche, nonostante il periodo di crisi.

A questo punto riporto un articolo molto interessante scritto da Tiziana Tripepi e pubblicato sul mensile "Millionaire" del mese di dicembre 2014 (pg 52).

"Credito dalle Banche? MISSION POSSIBLE" - 9 strategie per ottenere soldi dalle banche. Nonostante i tempi duri.

1) LE BANCHE NON DANNO PIU' SOLDI: DI CHI E' LA COLPA?
E' sempre più difficile per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, ottenere credito dalle banche. I numeri lo confermano: a luglio 2014 la Banca d'Italia ha registrato una contrazione dei prestiti del 3,9% rispetto a luglio dell'anno precedente (significa che sono calati di 11,3 miliardi di euro). E la Confcommercio rivela, per le imprese del terziario, che le imprese effettivamente finanziate sono sono solo il 4%. "La contrazione del credito si è determinata non solo perché si è abbattuta sulla ns economia una crisi senza precedenti, ma anche perché è andato in crisi il modello tradizionale di relazione tra banca e impresa" spiega Antonio Lafiosca (Borsadelcredito.it)

2) METTITI NEI PANNI DI UNA BANCA: RENDITI AFFIDABILE
Poniamoci dal punto di vista delle banche: perchè dovrebbero farci credito? Le banche prestano soldi per riaverli indietro guadagnandoci. Ma i dati sulle neoaziende dicono che l'80-85% delle startup non raggiunge i primi tre-cinque anni di vita (fonte Italia Startup). Un'azienda giovane per una banca è troppo rischiosa. Occorre attrezzarsi per rendersi affidabili.

3) INVESTI IL TUO CAPITALE DI RISCHIO
"Mai dire a una banca: "Ho bisogno di 30 mila euro: me li dai tutti tu?" Spiega Lafiosca. Una cifra compresa tra 20 e 40% del capitale iniziale deve essere costituita dal da capitale di rischio, capitale cioè che l'imprenditore o i suoi soci sono disposti a investire di tasca loro. La banca deve vedere che anche l'imprenditore ci crede e fa un piccolo sforzo per la sua impresa. Se non hai capitali cerca soci.

4) SFRUTTA AL MEGLIO LE TECNOLOGIE DIGITALI
"Un numero sempre maggiore di banche valuta le aziende sulla base dei dati che che trova online" continua Lafiosca. "Anche chi ha un'attività tradizionale (artigiani, bar, ristoranti) deve essere presente sul web: costruire un sito, una pagina facebook, un profilo twitter o su tripadvisor. E' successo che si sia deciso di non finanziare un ristorante perché  non appariva su google maps.

5) SEI UNA STARTUP? PREPARA UN BUSINESS PLAN
"Molti pensano che fare impresa significhi solo avere un'idea e demandano gli aspetti quantitativi del loro business al commercialista" continua Lafiosca. "Non sanno dirti quanto fattura la loro impresa, o quali costi dovrà sopportare. Fondamentale invece, in vista di un incontro con una banca, preparare un piano aziendale che contenga: 1) profilo dell'imprenditore e sue esperienze, 2) un'analisi di mercato, che spieghi perché voglio intraprendere  in questo settore e quali sono le prospettive, 3) un'idea dei costi e ricavi che penso di ottenere.

6) SEI UN'AZIENDA GIA' AVVIATA? SPIEGA COSA VUOI FARE CON I SOLDI
Se a richiedere credito è un'azienda matura, è fondamentale che esponga alle banche come intende utilizzare i soldi: se vuole destinarli a investimenti, dovrà sottolineare che serviranno per la crescita dell'azienda, supportando la richiesta con preventivi di acquisto.

7) INFORMATI SUL TIPO DI PRESTITO
Non occorre conoscere i tecnicismi, ma essere informati sulle varie forme di credito può dare una chance in più all'imprenditore. Quali sono le principali?
- finanziamento
- fido
- fido per anticipo fatture
- mutuo ipotecario

8) LE GARANZIE? SERVONO MA…
"Le garanzie sono elementi accessori di un finanziamento. Aiutano quando la fattibilità è al limite, ma la banca valuta prima di tutto il progetto d'impresa, che dimostri la capacità di rimborso del finanziamento" chiarisce Lafiosca. Le garanzie possono provenire dal proprio patrimonio, come nel caso di ipoteca di immobili, terreni e fideiussioni oppure da soggetti esterni: lo Stato (tramite il Fondo Nazionale di garanzia) o gli organismi consortili come Confidi. Si ha la possibilità di accedere al Fondo Nazionale di garanzia solo dopo che la banca ha deciso di erogare il finanziamento.

9) DOCUMENTI IN ORDINE
"Uno degli indicatori per valutare l'affidabilità di un'azienda è il grado di precisione con cui sono tenuti tutti i documenti: bilanci, dichiarazioni fiscali, visure camerali, fatturazioni, stato delle esposizioni bancarie. Una documentazione ordinata e aggiornata è un buon biglietto da visita" conclude Lafiosca


Veniamo ora all'accordo tra UBI BANCA e ASSOFRANCHISING
UBI Banca ha siglato un importante accordo di collaborazione commerciale con Assofranchising per lo sviluppo della realtà del franchising. UBI incontra i Franchisor aderenti ad Assofranchising proponendosi in particolare di diventare partner finanziario di riferimento per i propri Franchisee. I Franchisor aderenti ad Assofranchising iniziano a segnalare ad UBI Banca opportunità di contatto relative sia ad iniziative start-up che a punti già operativi, opportunità che verranno prontamente indirizzate alla Banca del gruppo UBI territorialmente competente.
La convenzione si struttura sostanzialmente in due componenti:
1) CREDITO - per le esigenze di finanziamento del capitale circolante e per la copertura degli investimenti strutturali
2) SERVIZI - conto corrente e servizi accessori per l'operatività quotidiana

Come reperire le informazioni necessarie? Dal sito di UBI Banca non è facile trovare queste informazioni. Consiglio pertanto il seguente percorso:

1) andare sul sito ufficiale di Assofranchising
2) sezione "Finanziamenti"
3) scorrere fino a trovare "UBI Banca", qui si possono trovare due link che rimandano al sito della Banca: uno dedicato ai Franchisor ed uno per i Franchisee.

Dante D'Alfonso

giovedì 11 dicembre 2014

"Ci Gusta!" alla conquista dell'Oriente - Comunicato Stampa - 11.12.2014


Happy Time Solutions Srl (società proprietaria del marchio ci gusta!) e Nina Food Ltd hanno firmato oggi un contratto di Master Franchising per lo sviluppo del Brand ci gusta! in Cina, Hong Kong e Macao.
L’accordo prevede l’apertura di 300 punti vendita a marchio ci gusta! nel periodo 2015 – 2024 e fa seguito all’apertura di un primo negozio pilota ci gusta! a Shenzhen nel 2013.
“Siamo entusiasti di accordo che ci vedrà crescere con numeri importanti in Cina, Hong Kong e Macao” afferma Dario Rabboni, fondatore e CEO di Happy Time Solutions. “Quanto abbiamo imparato durante l’anno di attività dell’unità pilota ci indice a credere che ci sia oggi in Cina un potenziale di sviluppo straordinario per i buoni prodotti alimentari italiani e grazie a questo accordo con un importante partner locale da oggi siamo preparati per cogliere nel migliore dei modi questa opportunità”.
“Vivo ormai da molti anni tra Cina ed Italia” aggiunge Yang Yang, CEO di Nina Food Ltd “e sono convintissimo che ci gusta! sia il brand ideale per portare e sviluppare in Cina una proposta di ristorazione tipicamente italiana che riscuoterà un grande successo tra il pubblico cinese. Con la mia squadra siamo molto entusiasti di questo accordo e non vendiamo l’ora di dedicarci con grande energia a questo nuovo progetto, già a partire dalle prossime 3 aperture previste a breve”.
“Siamo presenti in 20 Nazioni con 45 negozi” aggiunge Massimo Barbieri, Retail & Franchising Director di ci gusta! “e credo che ricorderemo il 2014 per due motivi principali: come l’anno in cui abbiamo consolidato la struttura (dai 32 punti vendita di fine 2013) e, grazie alla firma di questo accordo, come l’anno che permetterà al nostro sviluppo internazionale di cambiare marcia. Per questo, stiamo lavorando per trovare importanti partner che possano diventare nostri Master Franchisee nei molti mercati ancora scoperti che intendiamo raggiungere”.
Le prossime 3 aperture di ci gusta! in Cina sono previste entro la fine di Febbraio, a Shanghai (2), ed a Cixi Binhu. Nina Food Ltd è interamente controllata da Shanghai Nina Food Ltd, azienda quotata al Shanghai Equities Exchange.

sito internet: http://cigusta.com/

Per ulteriori informazioni contattare: 
Dott.ssa Rachele Soliani 
r.soliani@cigusta.com; 
+39 0522 394 430 

PRESS RELEASE
Happy Time Solutions Srl, owner of the trademark ci gusta!, and Nina Food Ltd. today signed a Master Franchising Agreement for the launch of the ci gusta! brand in China, Hong Kong and Macao.
According to the agreement, Nina Foods Ltd. will launch 300 ci gusta! stores between 2015- 2024. The success of the first ci gusta! pilot shop in Shenzhen, which opened in 2013, has been critical in the development of this new partnership – laying the groundwork for a strong commitment to the Asian market.
"We are very excited about our partnership with Nina Food Ltd. The agreement will allow us to grow significantly in China, Hong Kong and Macao," said Mr. Dario Rabboni, founder and CEO of Happy Time Solutions. "The experience we gained from the pilot store has provided the confidence needed to embark on this new endeavor and bring about a successful future. We believe that today in China there is a tremendous opportunity for good Italian food to thrive via the ci gusta! brand. Thanks to this agreement with a local and knowledgeable partner, we are now prepared to seize this opportunity in the best way possible".
"Having lived between China and Italy for many years, I am confident that the ci gusta! brand is the ideal concept to bring to China and further the authentic Italian restaurant experience for the Chinese public, added Yang Yang, CEO Nina Food Ltd. “Our entire team is very excited about this agreement and we are anxious to dedicate our time and energy into this new project, starting from the next three upcoming openings".
"Today, ci gusta! is present in 20 countries with 45 stores" adds Massimo Barbieri, Retail & Franchising Director of ci gusta! " As we look to the New Year, 2014 will have marked important milestones for the brand for two main reasons: first, we consolidated the structure of the brand (we had 32 outlets at the end of 2013) and, with the signing of this agreement, our international development became a primary focus and new direction for us. In 2015, we will continue on this path, working to find important partners who can become our master franchisees in new markets".
The next three ci gusta! openings in China are forecasted for the end of February, two in Shanghai , and one in Cixi Binhu.
Nina Food Ltd. is wholly owned by Shanghai Nina Food Ltd., a company listed on the Shanghai Equities Exchange. 

For further information please contact: 
Dott.ssa Rachele Soliani 
r.soliani@cigusta.com; 
+39 0522 394 430