domenica 8 febbraio 2015

Fee d'ingresso e Royalties: ancora molta diffidenza. Conosciamoli meglio...

Il Franchising è presente in Italia da diversi decenni, tuttavia ad oggi c'è ancora molta gente che non conosce bene le sue dinamiche ed alcune volte è molto diffidente verso due voci: Fee d'ingresso e Royalties. Perché?
In passato, ed ancora oggi, non si parla spesso (più che parlare il termine giusto è Informare) su come queste due voci andrebbero calcolate per determinare la quota nel primo caso, la percentuale sul secondo.
La responsabilità di informazione dovrebbe riguardare sia l'affiliante che l'affiliato: l'affiliante dovrebbe informare in fase di illustrazione del progetto franchising tutte le voci ed i servizi che lo compongono; l'affiliato dovrebbe avvicinarsi al mondo del franchising con più professionalità e meno improvvisazione, informandosi e formandosi sulle dinamiche e modelli che lo compongono.
Proviamo a conoscerli meglio:
FEE D'INGRESSO - Chiamato anche "diritto d'entrata": quanto paga l'affiliato per entrare a far parte di un sistema di franchising, a corrispettivo degli oneri di apertura del punto vendita neo-affiliato, della licenza d'uso del marchio e degli altri segni distintivi e degli eventuali brevetti, della formazione, dell'assistenza tecnico commerciale iniziale, ecc. In base alla legge, si tratta di "una cifra fissa, rapportata anche al valore economico e alla capacità di sviluppo della rete, che l'affiliato versa al momento della stipula del contratto di affiliazione commerciale".
ROYALTIES“Canoni periodici” (in inglese “royalties”, in francese “redevanches”). Corrispettivo in denaro solitamente calcolato in misura percentuale sul giro d’affari del punto vendita, che l’affiliato paga all’affiliante. Le royalties possono anche consistere in quote fisse periodiche da corrispondersi su base mensile, trimestrale, annuale, ecc. Tali contribuzioni periodiche sono perlopiù a corrispettivo delle utilità, dei servizi e delle prestazioni che l’affiliante e il sistema di franchising producono all’affiliato in via continuativa per tutta la durata del contratto. L’affiliante deve garantire i servizi stabiliti affinchè ne possa pretendere il pagamento. Le royalties infine, non vanno viste come un “costo” ma come un investimento costante che permettono il mantenimento e la crescita del sistema a cui si è affiliati.
Attenzione a quei "franchising" che propongono la loro formula a "royalties zero", in quanto queste posso essere già calcolate sulla merce in acquisto.
(Dante D'Alfonso)

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